REGIONE PIEMONTE: POR FESR 2014/2020 Azione IV.4b.2.1. Contributo a fondo perduto fino al 20% e finanziamento a tasso agevolato fino all’80% per l’efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese.

 

Descrizione completa del bando

La Regione Piemonte agevola le imprese nella realizzazione, nelle proprie unità locali, di investimenti finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica anche attraverso l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.

 

In attuazione dell’Asse IV del Programma Operativo FESR 2014-2020 è prevista l’attivazione di un’azione denominata IV.4b.2.1 “Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza”, finalizzata a promuovere la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti e climalteranti degli impianti produttivi delle imprese mediante la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e la integrazione in situ della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Soggetti beneficiari

I destinatari finali potranno rientrare in una delle seguenti categorie:

 

  • Piccole medie imprese (PMI) non energivore;
  • Grandi imprese (GI) e PMI energivore .

 

Possono presentare domanda anche:

 

  • imprese neo costituite, purché dimostrino di avere un processo produttivo attivo oppure siano costituite tramite conferimento di ramo d’azienda o i cui soci siano imprese con processi produttivi attivi e consolidati;
  • cooperative di produzione e lavoro aventi dimensione di impresa;
  • consorzi di produzione, società consortili (aventi dimensione di impresa e in quanto destinatari diretti ed esclusivi dell’agevolazione), ad esclusione dei Consorzi di tutela e dei Consorzi di servizi.

Tipologia di interventi ammissibili

Per le PMI non energivore sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 50.000,00 € e massimo di 3.000.000,00 €, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di Stato applicata.

Per le PMI energivore e le GI sono ammissibili investimenti di importo minimo pari a 100.000,00 € e massimo di 5.000.000,00 €, fermo restando il rispetto delle soglie individuate dalla normativa sugli aiuti di stato applicata. Il termine per realizzazione degli interventi è di 24 mesi dalla data di concessione4 dell’agevolazione.

 

Sono ammissibili i seguenti interventi:

 

Linea 1- Interventi di efficienza energetica:

  • installazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  • interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia utile;
  • interventi finalizzati all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale;
  • sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;
  • installazione di nuove linee di produzione ad alta efficienza.

 

Linea 2 – Interventi di installazione di impianti a fonti rinnovabili: la cui energia prodotta sia interamente destinata all’autoconsumo nell’unità locale.

 

Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 1:

 

  • lettera a) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,5 kg CO2 equivalente per ogni euro investito.
  • lettera b) devono comportare un miglioramento dell’efficienza energetica quantificabile – in termini di energia utile risparmiata – in un valore uguale o superiore a 1,00 kWh per euro investito, parametrato alla capacità produttiva preesistente.
  • lettera c) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,02 kg CO2 equivalente per ogni euro investito.
  • lettere b) e d) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,3 kg CO2 equivalente per ogni euro investito.
  • lettera e) dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione teorica di incremento della produzione con linee standard, almeno pari a 0,3 kg CO2 equivalente per ogni euro investito.

 

Gli interventi rientranti tra quelli della Linea 2 dovranno garantire un risparmio di emissioni, parametrato alla situazione preesistente, almeno pari a 0,2 kg CO2 equivalente per ogni euro investito.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammessi a beneficiare dell’agevolazione gli investimenti avviati dopo la presentazione della domanda telematica e che si sostanziano nelle seguenti voci di costo (al netto dell’I.V.A.):

 

  • fornitura dei componenti necessari alla modifica dei processi o alla realizzazione degli impianti o degli involucri edilizi ad alta efficienza;
  • installazione e posa in opera degli impianti e dei componenti degli involucri edilizi;
  • opere murarie ad esclusivo asservimento di impianti/macchinari oggetto di finanziamento, nel limite del 20% degli investimenti di cui alla Linea 1 – lettera a), fatto salvo il caso di interventi di cui alla Linea 1 – lettera c);
  • sia per impianti, sia per involucri edilizi: spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudo, certificazione (ad esempio certificazione energetica dell’edificio, degli impianti, ecc..). Le spese tecniche sono ammesse nel limite del 10% del totale delle spese inserite in domanda e comunque di importo non superiore a € 50.000,00.

Entità e forma dell’agevolazione

La Regione Piemonte rende disponibile una dotazione iniziale pari a € 50.000.000,00.

 

L’incentivazione può coprire fino al 100% dei costi ritenuti ammissibili dell’investimento e risulta così suddivisa:

 

  • finanziamento pari almeno all’80% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, erogato per il 75% con fondi regionali a tasso zero e per la quota restante (pari ad almeno il 25%) da fondi bancari;
  • contributo a fondo perduto, fino ad un massimo del 20% del valore del progetto in termini di costi ammissibili, con il limite di € 500.000,00 nel caso di interventi proposti da G.I. e P.M.I. energivore e di € 300.000,00 euro per le restanti tipologie di impresa.

Scadenza

La domanda può essere presentata fino ad esaurimento fondi.