Buone notizie per chi intende installare, ad esempio a casa propria, una caldaia a legna o a biomassa usufruendo delle nuove agevolazioni statali per recuperare parte della spesa sostenuta.

Infatti, il Conto Termico 2.0 (DM 16/2/2016) prevede l’incentivazione di interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa (ad es. caldaie a legna, caldaie a pellet, etc.), unitamente all’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW.

Ciò per interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione.

Ricordiamo che l’incentivo previsto dal nuovo Conto Termico 2.0 copre anche fino al 65% della spesa sostenuta per l’installazione di pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa (caldaie a legna, caldaie a pellet, etc., nonché sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.

Per le sole aziende agricole e le imprese operanti nel settore forestale è ammessa ad incentivo, oltre alla sostituzione, l’installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomassa, secondo le modalità di cui agli Allegati al decreto DM 16/2/2016.

I soggetti ammessi ad usufruire dell’incentivo per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa con potenza termica nominale al focolare inferiore o uguale a 35 kW, sono – come illustrato dalla tabella a pag. 14 del decreto – le Pubbliche Amministrazioni ed i soggetti privati. La durata dell’incentivo prevista dal Conto Termico 2.0 per questo tipo di intervento è di 2 anni.

Diversamente, per  la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa con potenza termica nominale al focolare maggiore di 35 kW e inferiore o uguale a 2.000 kW, pur restando i soggetti ammessi a beneficiare dell’incentivo i medesimi, la durata dell’incentivo stesso è di 5 anni anziché i 2 previsti per il precedente tipo di intervento.